Fontana

Fontana

Nei paesi di montagna non mancano mai le fontane. Perché? Perché in terreni spesso impervi e ripidi non era sempre facile per tutti raggiungere la sorgente dell’acqua e così nel tempo si è trovato il modo di incanalare la sorgente verso un luogo più comodo, una stazione più accessibile, la fontana appunto. Oggi si abbelliscono le piazze con le fontane, un tempo la piazza nasceva attorno alla fontana, perché la fontana distribuisce, perciò raduna e raccoglie. La fontana quindi è il terminale accessibile della sorgente che permette a tutti di collegarsi con la sorgente stessa. La fontana è di grande aiuto, ma non può esserci fontana se non collegata alla sorgente. Se la fontana si stacca dalla sorgente, si secca in poco tempo e si spegne.
È fontana tutto ciò che ci mette in contatto con la Sorgente, con Dio, il Padre Celeste. La fontana che per natura divina è anche Sorgente divina, la più preziosa mai donata all’umanità, è Gesù stesso. Gesù, pur essendo della stessa sostanza del Padre, pur essendo Dio, si è fatto uomo e carne, si è fatto vibrazione terrena, perché tutti gli uomini in Lui potessero conoscere, amare, unirsi alla Sorgente. Da questa divina Fontana esce una forza che guarisce tutti, e questo significa che la forza della Sorgente stessa è una forza che tutto guarisce e risana, riassetta e ripristina, riarmonizza e pacifica.
Che meraviglia! La Fontana, Gesù, ci rivela qual è la forza, l’energia, la vibrazione che esce costantemente da Dio Padre, dall’eternità e per l’eternità, forza che tutto risana e rappacifica sempre: Gesù si rivela a noi come l’unico terminale, il più pregiato, glorioso, potente, trasparente, prediletto dal Padre di questa forza di liberazione e di risurrezione. Gesù si è fatto Fontana in mezzo agli uomini, perché tutti da lui potessero attingere saggezza, conoscenza, luce, vera intelligenza, procedure per il totale benessere dell’uomo, guarigione da ogni male, liberazione dal Maligno e da ogni schiavitù, perché tutti da lui potessero attingere vita, via e verità. Lui stesso, nell’incontro con la samaritana, si autodefinisce l’unica e vera Fontana-Sorgente dell’umanità e definisce Fontana-Sorgente anche la sua Parola, il Vangelo delle sue procedure (Giovanni 4,13-14). È Gesù stesso, dopo la risurrezione, a soffiare sulle narici della prima comunità dei credenti il vento dello Spirito Paraclito, perché essa stessa diventi fontana a servizio dell’umanità e offra all’uomo tutto ciò che può essergli utile per avvicinarsi a Dio, conoscerlo, amarlo e servirlo. Fontana è anche ciascuno di noi, se segue Gesù, lo ama e cerca di realizzare la sua Parola (Giovanni 4,14).
Abbiamo visto, però, che se la fontana si stacca dalla sorgente, si secca in poco tempo, si spegne e non serve più a nessuno. In natura la fontana è collegata alla sorgente attraverso canali, torrenti sotterranei e aerei, condotte, tubi. E nello spirito cosa tiene collegata la fontana alla Sorgente? Qual è il collegamento fondamentale, la condotta principale, il canale primario che collega la fontana, ogni fontana, alla Sorgente? La preghiera. La preghiera è il più potente canale di collegamento e di travaso di energia tra la Sorgente Divina e le fontane umane. In questa pagina, come in altre del vangelo, ci viene rivelato che Gesù prega, prega a lungo, per tutta la notte, il Padre suo. Gesù, che è Dio, che è Fontana e Sorgente al tempo stesso, sa che nemmeno lui può trasmettere l’energia della vita e dell’amore, senza tenersi costantemente in amoroso e intimo collegamento con il Padre e con il Santo Paraclito. La preghiera permette l’impossibile, perché permette a ciascuno, per dono e compito divini, di essere una fontana, una fontana collegata con la Sorgente, fontana che trasmette l’energia di guarigione e di pacificazione della Sorgente stessa.
La preghiera è certo anche implorazione e richiesta di soccorso, ma il tempo trascorso in preghiera vera e potente è quello trascorso in grata unione intima, in collegamento amante con la Sorgente, senza parole, senza attese, senza previsioni. Questo tempo di collegamento spirituale e amante permette il fluire dell’energia della Sorgente verso la fontana e dalla fontana all’umanità. Ecco perché non c’è niente sulla terra di così energeticamente potente, liberante, guarente come la preghiera.

Vangelo di Luca 6,12-19

12 In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. 13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: 14 Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 15 Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; 16 Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
17 Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, 18 che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. 19 Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.