Come desideri - Niente...

Come desideri

Niente mai nella vita accade per caso, mai, assolutamente mai. Pensare, considerare, credere, essere convinti che una qualsiasi energia e realtà dei multiversi si muova per caso è il modo più semplice e quotidiano per incatenare a morte l’intelligenza. Pensare, considerare, credere, essere convinti che il più insignificante o il più importante evento della vita accada secondo le regole capricciose e irrazionali della fortuna e della sfortuna è il modo più semplice e quotidiano per avvelenare il cervello. Pensare, considerare, credere, essere convinti che quello che succede agli individui e alle nazioni sia frutto del fato, del destino, della fatalità è il modo più semplice e quotidiano per navigare nell’ignoranza più devastante e inguaribile. Pensare, considerare, credere, essere convinti che la vita dell’uomo sia guidata e costretta dalla sorte, da un sistema ciclico di punizione e ricompensa, dal movimento degli astri, da inesorabili combinazioni e ineluttabili coincidenze è il modo più semplice e quotidiano per incamminarsi verso la demenza e la follia. L’uomo convinto che la propria vita sia guidata dagli accidenti, secondo il capriccio degli imprevisti, le ipotesi delle probabilità, i teoremi delle eventualità è un uomo incatenato nell’ignoranza. Nella vita creata da Dio non esistono accidenti, imprevisti, probabilità, eventualità. Nella vita creata da Dio non esiste casualità, iella, malasorte, disdetta. Nella vita creata da Dio tutto riceve informazioni ed energia dal desiderio di Dio. È il desiderio, il desiderio di Dio che tutto crea, dispone, ordina, sostiene. Il desiderio di Dio contiene in sé le informazioni e l’energia indispensabili perché tutto ciò che esiste si muova e viva in modo ordinato, perfetto, meraviglioso, potente.
Come nel creato, anche nella vita dell’uomo tutto accade secondo le informazioni e l’energia del desiderio dell’uomo. Anche il desiderio dell’uomo contiene informazioni ed energia utili a far accadere ciò che l’uomo desidera, ovviamente nella sua dimensione di creatura, non di Creatore. La vita dell’uomo non riceve le informazioni relative a dove deve procedere e indirizzarsi dal destino, dal caso, dalla fortuna o dalla sfortuna, ma dal desiderio dell’uomo. La vita dell’uomo non riceve l’energia di come deve procedere e indirizzarsi dal fato, dalle coincidenze, dalla fatalità, dalla iella, ma dal desiderio dell’uomo.
Tutto nella vita dell’uomo accade esattamente secondo le informazioni e la forza, l’energia del suo desiderio. La forza del desiderio può essere insondabile ma è incomprimibile, può essere incomprensibile ma è senza errori. Non è la forza del destino che pilota la vita dell’uomo, ma è la forza del desiderio. Non c’entra se vieni dalla Cananea, o provieni da Tiro o da Sidone, non c’entra se vieni dal sud o dal nord della terra, non c’entra a che religione, a che ceto sociale appartieni o ti hanno costretto ad appartenere. Non c’entra a quale scuola di pensiero appartieni, quale ideologia hai abbracciato, qual è la tua morale di riferimento, la tua concezione di vita, la tua filosofia esistenziale. L’unica cosa che c’entra nella vita, che ti fa centrare la vita, è cosa desideri, quanto desideri, come desideri.
Tutta la tua vita ogni istante, per tutti gli istanti è connessa a queste tre realtà. Cosa desideri. Quanto desideri. Come desideri.
Cosa desideri offre le informazioni, è la direzione verso cui deve muoversi il desiderio, sono le indicazioni per il timoniere della barca. Quanto desideri determina la  capienza del tuo cuore, la capacità della tua persona di ricevere dalla vita ciò che desideri, è la forma e la grandezza delle vele della tua barca. Come desideri determina, decide e assicura la potenza del desiderio per realizzare ciò che desideri, è il vento sulle vele della tua barca. Se la barca della tua persona ha una direzione precisa, ha vele capienti e vento buono sulle vele, arriverà certamente dove desidera arrivare. Inevitabili le tempeste, inevitabile il mare agitato e mosso, ma, con la forza del desiderio, l’imbarcazione della tua persona arriverà al porto dei suoi desideri.
Cosa desideri, quanto desideri, come desideri è tutto. Gesù, in tutto il suo messaggio evangelico, rivela all’uomo questa verità assoluta: tutto nella vita dell’uomo dipende dalla qualità e dalla forza del suo desiderio. Gesù si presenta all’umanità come il più perfetto, potente, mite e umile, meraviglioso, innovativo, inaudito strumento di purificazione del desiderio dell’uomo, di ispirazione di nuovi desideri per l’uomo, di stimolatore per desideri più evoluti e gioiosi per l’uomo. Gesù non lascia dubbi: Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri. E da quell’istante sua figlia fu guarita. È Gesù che ispira a questa donna una fede così potente e inarrestabile, è Gesù che muove le energie cosmiche dello Spirito atte alla guarigione-liberazione a distanza della figlioletta della donna, è Gesù che raccoglie con amore e compassione nelle sue mani il dolore, la sofferenza, la passione, la fede, l’attesa della donna cananea, ma è la donna, il desiderio potentissimo, senza dubbi e interferenze della donna che poi muove dalle mani di Gesù l’energia dello Spirito Santo verso la guarigione e la liberazione della figlia.
Il desiderio può tutto e ogni cosa, perché tutto e ogni cosa si muove dal desiderio. L’uomo sarà liberato dalle fauci di Satana solo quando, ispirato da Gesù e dalla sua Parola, sostenuto dallo Spirito Paraclito, esprimerà a Dio Padre, con tutto il cuore e con la forza di tanti cuori, il desiderio di essere guarito e liberato dal male.

Vangelo di Matteo 15,21-28

In quel tempo, 21 Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22 Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23 Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!» 24 Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
25
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!» 26 Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27 «È vero, Signore - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28 Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.