Ascoltare la luce - Dopo la scelta...

Ascoltare la luce

Dopo la scelta nell’Eden di ribellarsi a Dio, l’uomo si è negato di poter vedere Dio e la sua luce. Non è Dio che non vuole mostrarsi all’uomo per fargliela pagare, ma è l’uomo che con la sua ribellione iniziale ha deciso di non voler vedere Dio e la sua luce, e Dio ha rispettato la libera scelta dell’uomo. Lì, sul monte, lontano da occhi indiscreti e inquisitori, Gesù fa un’eccezione particolarissima, sceglie la luce come il canale privilegiato attraverso il quale può manifestare, ovviamente nella misura in cui i suoi discepoli lo possono sopportare, una scintilla dello splendore della sua dimensione divina. Usa la luce per mostrare chi è, per rivelare la dimensione della sua provenienza, per aprire alla conoscenza l’intelligenza umana, per manifestare la gloria del suo volto e la potenza del suo nome. Gesù usa la luce, ma è un’eccezione che non può durare, è un regalo straordinario che non è secondo le leggi volute dall’uomo con la propria scelta di mettersi contro Dio.
Infatti ogni cosa accade in un lampo e poi tutto sparisce per essere avvolto da una nube, la nube che l’uomo ha scelto di avere davanti agli occhi per non vedere Dio. Ma è proprio dalla nube, dalla nube della non conoscenza, dalla nube che nasconde, che offusca e copre, che esce la voce del Padre, il Padre che nessuno può più vedere, ma che, per dono dell’amore divino, possiamo ascoltare, e ascoltare proprio nella sua Parola incarnata, nel suo Logos fatto uomo, nel suo dialogo interiore fatto carne, ossa, mani, piedi, occhi e cuore. Gesù si manifesta nella luce e il Padre ci invita a conoscere la luce di suo Figlio, ad amare la luce del suo Amato, a seguire la luce della sua Verità, ascoltando la Parola di Gesù. L’ascolto riporta alla luce, il suono riconduce alla visione e la visione permette la conoscenza, la conoscenza rende possibile l’amore e l’amore unisce a Dio. Ecco perché il Padre ci invita ad ascoltare, ascoltare la Luce, perché per ritornare a vedere Dio non c’è altra strada che imparare ad ascoltare Gesù.

Vangelo di Marco 9,2-10

In quel tempo, 2 Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro 3 e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4 E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù.
5
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». 6 Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
7
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!» 8 E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
9
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10 Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.