Amor di legge - In nome...

Amor di legge

In nome dell’amore per la legge, l’uomo può arrivare a controllare, obbligare, costringere, opprimere i propri simili. In nome della legge dell’amore, l’uomo non potrà mai controllare, obbligare, costringere, opprimere i propri simili.
In nome dell’amore per la legge, l’uomo può arrivare a schiavizzare, inquisire, condannare, brutalizzare i propri simili, ritenendolo giusto, corretto, addirittura parte integrante del proprio dovere e dei propri compiti. In nome della legge dell’amore, l’uomo non potrà mai schiavizzare, inquisire, condannare, brutalizzare i propri simili.
In nome dell’amore per la legge, l’uomo può arrivare ad accusare, imprigionare, torturare, uccidere i propri simili, ritenendolo giusto, corretto, addirittura parte integrante del proprio dovere e dei propri compiti. In nome della legge dell’amore, l’uomo non potrà mai accusare, imprigionare, torturare, uccidere i propri simili.
In nome dell’amore per la legge, l’uomo può obbedire a comandi, ed eseguire ordini che sono origine di disordine e ingiustizia. In nome della legge dell’amore, l’uomo non potrà mai obbedire a comandi ed eseguire ordini che sono origine di disordine e ingiustizia.
In nome dell’amore per la legge, si possono onorare e rispettare tradizioni, consuetudini, abitudini umane, che disonorano la dignità umana, ledono i diritti fondamentali di un essere umano. In nome della legge dell’amore, l’uomo non potrà mai onorare e rispettare tradizioni, consuetudini, abitudini umane, che disonorano la dignità umana, ledono i diritti fondamentali di un essere umano.
In nome dell’amore per la legge, chi uccide in tempo di pace è omicida, chi uccide il nemico in tempo di guerra è un eroe. In nome della legge dell’amore, chi uccide in tempo di pace è omicida, chi uccide il nemico in tempo di guerra è omicida.
La legge non è mai servita a tutelare, a difendere, a proteggere la vita dell’uomo, ma solo a schiavizzare l’uomo, a sottometterlo e a difendere gli interessi dei ricchi e dei potenti. L’uomo che, per amor di legge, si affida alla legge per essere difeso e protetto nei suoi diritti, non conosce la legge dell’amore, non si fida della legge dell’amore, non si affida alla legge dell’amore.
Quando l’umanità, per amor di legge, si lascia ordinare, guidare, amministrare dalla legge, significa che ha perso ogni capacità percettiva della realtà, ogni intelligenza spirituale, ogni visione sapiente della realtà. Quando è la legge a dirigere le coscienze, i comportamenti, le scelte, i pensieri, significa che la legge ha sostituito l’amore, e per l’umanità è impossibile accedere a qualsiasi grado di evoluzione. Il grande obiettivo di Satana è fare in modo che l’uomo sostituisca l’amore con la legge, così che l’uomo venga spinto sempre più a rispettare la legge, convinto che, rispettando la legge, sta rispettando l’uomo, così come accade agli uomini di religione, che sono convinti di amare Dio perché osservano leggi, tradizioni, codici, decreti.
È attraverso la legge che l’ingiustizia, il male, la morte, la distruzione possono comandare il mondo, e farlo in modo legale, istituzionalizzato, legittimato. Per amor di legge, in nome della sicurezza nazionale, per difendere la patria, i potenti della terra vogliono spingere l’umanità sull’orlo di una guerra come mai l’umanità ha potuto conoscere nel passato, una guerra così devastante che nessun cervello umano può nemmeno immaginare. Una guerra che deve servire a ridurre drasticamente il numero degli abitanti del pianeta, per costituire nuovi equilibri di potere e di supremazia.
Per la legge dell’amore, gli uomini che si sentono figli di Dio, e non figli della legge, dovranno fare scelte e prendere decisioni secondo la loro coscienza, la loro fede, la loro intelligenza e il loro cuore.

Vangelo di Luca 6,1-5

1 Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
2 Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». 3 Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? 4 Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?»
5 E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».